Per mediasenzamediatori è il secondo anno di esperienza didattica alla Federico II°.
L'anno scorso abbiamo proposto un ambiente digitale che supportasse la cattedra di Sociologia delle Culture digitali dell'Istituto di Scienze Sociali, prolungandone la gittata e rendendo i servizi più fruibili a distanza. Ci era sembrato con un certo successo dal livello di partecipazione degli studenti che sia direttamente in aula, durante le lezioni fisiche, che negli spazi di coinvolgimento virtuale in rete, avevano assicurato una presenza costante e di grande densità.
Abbiamo poi scoperto, leggendo i giudizi degli stessi studenti nel corso della annuale valutazione dei docenti, che qualcosa non ha funzionato bene. In una qualche misura si era creato del disorientamento.
Quest'anno speriamo di avere meno fraintendimenti o almeno di avere subito le osservazioni e le richieste di correzione.
Noi ci sforzeremo di essere più trasparenti e lineari nei nostri percorsi formativi.
Intanto il sito: lo costruiremo insieme.
Al momento è una bacheca intelligente che fa da agenda dei lavori, supporto alle lezioni e suggerisce i temi più rilevanti. La raccomandazione è di rimanere collegati. Di intervenire e scrivere nelle pagine social della nostra cattedra su Facebook e di farsi coinvolgere dai forum di discussione.
Secondo il tema: l'anno scorso era il cerchio, quest'anno sarà il flusso.
All'interno, nella pagina #dataschool troverete i dettagli e la spiegazione di cosa sarà per noi il flusso.
Qui diciamo che vogliamo misurarci con quello che prevediamo essere il nuovo format della rete: dalla pagina al ciclo verticale. Così si sta rimpaginando l'informazione.
Infine le forme di lavoro: anche quest'anno puntiamo a riscrivere i libri di testo.
La materia del nostro corso per sua natura è mutevole e instabile.
Come si dice nel libro di testo Giornalismi nella rete, si tratta di scattare una foto ad un giaguaro che corre: non lo troviamo mai nello stesso posto.
Noi vorremmo girare un film collettivo, fatto di mille segnalazioni, indicazioni, informazioni che verranno direttamente da voi, che saranno riversate sulla pagina Facebook di mediasenzamediatori e da lì rifluiranno nel sito.
L'insieme di quelle segnalazioni ricostruiranno il nuovo mosaico della rete.
L'anno scorso i vostri colleghi hanno svolto un bel lavoro, contribuendo direttamente alla stesura del libro, come vedrete documentato già nella controcopertina di Giornalismi nella rete. Speriamo di fare meglio. Stando nel flusso. E forse anche più avanti.
Per non farsi superare mai.
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